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Otto anni fa sono partito con l'idea che si potesse coltivare senza concimi e senza veleni, in modo del tutto naturale, osservando solo i comportamenti della Natura e adeguandosi agli stessi. L'unico mio supporto, se così si può definire, era un bagaglio teorico tratto dagli studi del passato, senza essermi mai cimentato in interventi diretti. Tutto l'excursus è descritto nel diario seguente:
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Durante i miei esperimenti e la distinzione strumentale tra le piante che prediligono la Rete Hartmann e quelle che la rifuggono, come riportato nel diario, con mia grande sorpresa le piante stesse hanno cominciato a interagire con me, senza che ne comprendessi il linguaggio.
Solo grazie alle spiegazioni sull'interpretazione dei particolari segnali ricevuti dalle piante, da parte di una dei due partner che mi affiancano in questa ricerca, sono riuscito a dialogare apertamente con questo mondo affascinante che mi sta spalancando le porte ogni giorno di più.
Ora non sono più io a gestire le coltivazioni, ma sono le piante stesse che dirigono i miei interventi.
Da qui, a riuscire a comunicare con i quattro elementi il passo è stato breve…
Musica prodotta dalle Piante
Un trasduttore a ultrasuoni permette di udire il suono “naturale” delle piante (p. es. per la cavitazione), mentre due elettrodi, collegati rispettivamente a una foglia e al terreno vicino alle radici di una pianta, forniscono l’ingresso a un dispositivo di sonificazione, che con l’ausilio di un computer e della tecnologia MIDI trasforma in suoni le fluttuazioni di resistenza (e quindi di potenziale) tra i due elettrodi.
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“Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza” (Dante: canto XXVI dell’Inferno)
Piante, Animali ed Esseri umani condividono, a livello emotivo, lo stesso carattere e le medesime emozioni. Premesso che anche le Piante hanno libertà di movimento, seppure molto lentamente per cui passa inosservata, la differenza tra noi e gli altri due Regni è che siamo profondamente regrediti e non riusciamo più a comunicare con loro. O meglio, loro comprendono perfettamente i nostri pensieri ed emozioni, capiscono il nostro linguaggio quando verbalmente ci rivolgiamo a loro; siamo noi che abbiamo smarrito la capacità di ascoltarli.
L’umanità si è talmente “imbruttita” (da “bruto”: dissennato, folle, insensato, irragionevole) che da “specie più evoluta”, nonostante continuiamo a coltivare la presunzione di esserlo ancora, siamo materialmente passati all’ultimo posto (disumanità e imbarbarimento). Le forze stesse, che governano la Natura, ci evitano disgustate anche solo dalle basse vibrazioni dei nostri pensieri. Non ci sarà posto per una siffatta umanità nel nuovo “mondo” che sta per nascere!
C.G. Jung: “Siamo alberi che camminano e non lo sappiamo. Mentre le piante sono «umani con foglie e radici»… e lo sanno!”
I miei ultimi due inseparabili Partners
(Roberto Morini)
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