Questo è un argomento un po' delicato da esporre, perché si basa su correlazioni religiose poco digeribili da certi fondamentalisti vissuti solo all'ombra della catechesi, ignorando molti significati biblici metaforici. Che piaccia o no, il Cristo, il Sole e il Chakra del Plesso Solare hanno tutti in comune il valore 666 (inteso come 6+6+6=18, cioè “Vita”) e s'identificano a vicenda. I Tre Giorni di Buio, inoltre, non rappresentano solo un totale rinnovamento, ma anche quello che è stato definito il “Giudizio Universale”, per cui è bene tenere presente le poche righe riportate in proposito nella penultima scheda.
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Scheda realizzata unicamente per l'Evento. Oltre i chiari riferimenti storici, sono riportati tutti i nomi che hanno identificato il Sole presso le antiche popolazioni, con curiose particolarità.
In Daniele Cap. 12,1-13 si parla molto chiaramente sia della fine dei tempi, sia dei Tre Giorni di Buio.
La scheda si commenta da sé.
Fonte INAF: Valeriano Antonini.
Scheda realizzata unicamente per l'Evento.
Il nome legato alla stella “di Betlemme” è fuori luogo. Il precedente evento (Anno della Fenice) può essere accaduto solo nel 75.736 a.C. Relativamente al 24 gennaio 2025, laddove si prevede uno scorrimento repentino della crosta terrestre, si rammenta che il calcolo della data tiene conto, non solo della costante 144, ma anche dell'identica conformazione astronomica che ha interessato i tre precedenti scorrimenti noti nel: 101.650, 64.550 e 29.500 a.p. (avanti presente).
La scheda si commenta da sé.
Scheda tratta dal Blog “
Earth Quakes” di Roberto Morini (accesso privato). A parte l'evidente disarmonia dell'attuale misurazione del tempo, si dà ragione della ripetitività dell'Anno della Fenice ogni 77.760 anni e delle relative costanti.