Introduzione di Roberto Morini

—-

Ringrazio Dino per la generosa presentazione, ci tengo tuttavia a precisare che, dopo una lunga e ponderata scelta, da poco più di un anno, IO SONO punto e basta.

Vero è che non è importante il messaggero, bensì il messaggio se è stato colto, e ritengo di averne dati parecchi nei miei articoli, tuttavia, se oggi mi lascio riprendere per la prima volta, giacché amo troppo la mia privacy e non ho bisogno di farmi pubblicità, è perché ora come ora, vista la situazione (molto seria) e i tempi (strettissimi) è quanto mai necessario che ognuno di noi si spenda il più possibile per rimettere sul trono il grande scoronato.

Per quanto riguarda i tempi, molti accennano ai prossimi due anni (32 mesi in tutto), io direi anche meno (21 mesi al massimo) durante i quali si concentreranno tutti quegli eventi racchiusi nella cosiddetta “grande tribolazione”, che personalmente preferisco definire il “setaccio di Dio” atto a separare i brocchi dai purosangue (speciazione che è già in atto da due anni), giacché questa è una scuola particolare, dove non esistono bocciati, ma solo dei promossi o dei rimandati e, nel contempo è una palestra dove bisogna allenarsi per vincere, non per perdere in partenza, arrendendosi di fronte alle difficoltà.

Nota di Redazione: «Nel video l'introduzione di Roberto Morini è stata interrotta a questo punto, per soddisfare una delle domande giunte dal pubblico. Chiunque volesse può, qui, prendere visione dell'intero contenuto, proseguendo nella lettura»

Se poi, al di là degli eventi naturali (sempre connessi alle nostre emozioni e convinzioni, anche se ci si dimentica che la Terra è a tutti gli effetti un corpo vivo e intelligente), prendiamo in considerazione gli aspetti sociali nel loro insieme, non possiamo incolpare nessuno se non noi stessi per ciò che ci è capitato finora, perché per scrollarci di dosso ogni responsabilità abbiamo sempre delegato qualcun altro che se le assumesse al posto nostro.

Cosicché a raccogliere il testimone sono sempre state persone abiette, egoiste e voraci, ma, quel che è peggio, malvagie giacché profondamente ignoranti, con la testa sempre infilata nel capestro malthusiano (Robert Malthus: si veda scheda fuori elenco), che hanno messo in campo personaggi corrotti con una sfrenata ambizione.

Spero, perciò, d’essere all’altezza dell’impegno assunto e spero altresì di esprimermi con un linguaggio semplice, come ho sempre cercato di fare, stimolato dal monito di un mio caro precettore il quale soleva dire spesso che la scienza deve essere spiegata in modo tale che la comprenda anche la nonna.

Avevo predisposto un centinaio di tavole riassuntive per sintetizzare concetti per i quali occorrerebbe parlare per almeno due giorni, ma anche in questo caso, per quanto possa essere veloce nella loro esposizione il poco tempo a disposizione non sarebbe sufficiente. In ogni caso, saranno proiettate e, voi, avrete la possibilità di guardarvele con calma in video, se vorrete approfondire, altrimenti rimangono sempre i miei articoli da leggere. Toccherò, quindi, solo i punti essenziali che possano permettere di avere un quadro generale inedito, realistico e coerente. Tutto ampiamente dimostrato e dimostrabile.

Per quanto riguarda Extrapedìa o Extrapēdia che dir si voglia, mi pregio affermare che sono circondato da persone meravigliose. Una di queste è al mio fianco e dei miei quattro insostituibili partner, tre sono qui in sala e ve li presenterò man mano. Uno di loro, purtroppo, non è potuto essere presente e mi riferisco al filosofo Fabrizio Gennari (un umanista a tutto tondo che farebbe “le scarpe” al Petrarca, con tante altre peculiarità che lo rendono più unico che raro).

Voglio anche rammentare che Extrapedìa è nata grazie a settimane, se non mesi, di continui colloqui telefonici con il fraterno amico Pasquale Galasso (Direttore di Altrogiornale.org), per definirne la struttura e la programmazione, il cui simbolo, inoltre, è stato ideato proprio da lui.

Roberto Morini


Back to:
(Evento 2023) - (Videointerviste e Contenuti Complementari) - (Indice delle schede complementari)